Dodici itinerari distribuiti su tutto il territorio della Valle Maira, ideali per i mesi di ottobre e novembre, quando esplodono i colori del foliage: dai lariceti di Elva ed Acceglio ai castagneti di Villar San Costanzo una straordinaria varietà di specie botaniche, climi e paesaggi crea un insieme unico di mille tonalità di rosso, giallo ed arancione.

Gli itinerari sono segnalati e fotografati dall’accompagnatore naturalistico Enrico Collo.

IL SENTIERO DEI CICIU DI VILLAR SAN COSTANZO

Il Sentiero dei Ciciu

Itinerario. La parte bassa, nella Riserva Naturale, è una semplice passeggiata nel bosco, adatta a tutti e arricchita dai pannelli illustrativi di Ciciuvagando; la parte alta prevede una ripida ma breve salita fino alla sterrata di Costa Pragamonti. Si percorre quindi un anello per il Colle Liretta e la zona di decollo parapendio, con splendido panorama sulla pianura cuneese.

La parte alta può essere percorsa in MTB salendo lungo strada dei Foresti al Colle Liretta, dove si ritrova la “Strada dei Cannoni”: discesa su comoda sterrata a Morra di Villar o su sentieri tecnici verso la Colletta di Rossana.

Partenza: Cascina Bruna, Villar San Costanzo. Dislivello: 450 m. Quota massima: 1.087 m. Tempo di percorrenza: 3h30′

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IL COLLE TEJE' DI SAN DAMIANO MACRA

Il Colle Tejé

Itinerario. Escursione sul versante a sud di San Damiano, in un ombroso bosco di faggi, con raggruppamenti di pino silvestre sulle creste più soleggiate. Da Piazza Caduti si imbocca una strada in ripida discesa che porta a valicare il Maira a valle della diga. Costeggiando il lago artificiale si giunge ad un pilone votivo con bel panorama sul paese, sul Vallone di Pagliero, abitato fin dall’epoca romana, e sul Monte Rubbio. Superata l’isolata borgata Messore si sale al Colle Tejé, sullo spartiacque col Vallone di Santa Margherita di Dronero. In discesa si tocca anche Borgata Poca prima di riprendere il percorso dell’andata verso il lago.

Partenza: San Damiano Macra. Dislivello: 400 m. Quota massima: 1.149 m. Tempo di percorrenza: 3h00′

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LA BORGATA CASTELLARO DI CELLE MACRA

La Borgata Castellaro

Itinerario. Il sentiero parte dietro la parrocchiale e sale dolcemente fino a Castellaro, in posizione dominante sulla media Valle e con bel panorama sul gruppo Chersogno-Pelvo d’Elva. A monte della borgata si prosegue per Pian della Colla, immerso nei larici, da cui si ridiscende nella Comba del Soglio sul sentiero Gta. A Soglio si incrocia l’ampia sterrata pianeggiante che collega Paglieres a Celle, che corre in mezzo prima ai faggi e poi di nuovo ai larici. Dal bivio di Castellaro si segue il sentiero in discesa verso Ansoleglio e Borgata Chiesa, dove si può concludere l’escursione con la visita al Museo degli Acciugai.

Partenza: Celle Macra, Borgata Chiesa. Dislivello: 300 m. Quota massima: 1.560 m. Tempo di percorrenza: 2h45′

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A SPASS PER LOU VIOL DI ELVA

A spass per lou viol

Itinerario. Alla partenza, da Serre, è possibile visitare la Parrocchiale con gli affreschi di Hans Clemer ed il Museo di Pels, dedicato al mestiere di “cavié”. La passeggiata corre nel primo tratto nel cuore del lariceto, fino al Colle San Giovanni, da cui si scopre il panorama verso l’Orrido, il Pelvo ed il Chersogno, con la resina che profuma l’aria. Si risale un breve tratto di sterrata fino ad incrociare la carrozzabile, poi si prosegue a mezzacosta per lunghi tratti pianeggianti rientrando a Serre passando per le belle case di borgata Martini. Da visitare, oltre alla Parrocchiale, la Casa della Meridiana e la Cappella di San Giovanni, posta lungo la settecentesca “Strada dei Cannoni”, costruita dai piemontesi durante la guerra del 1744, poi restaurata dalla truppe napoleoniche.

Partenza: Elva, Borgata Serre. Dislivello: 300 m. Quota massima: 1.941 m. Tempo di percorrenza: 2h45′

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LE BORGATE DI MARMORA

Le borgate di Marmora

Itinerario. L’itinerario si svolge sul versante soleggiato, luogo privilegiato per godere dei contrasti di luce ed ombra. Al bivio Marmora-Canosio si imbocca il sentiero a lato della centrale idroelettrica, giungendo a Finello e San Sebastiano. La sterrata raggiunge poi Torello e Garino, su un’ampia area prativa. Passando per Urzio e Arvaglia, si innalza fino alle Grange Giove inferiore, dove con sterrata si scende a Sagna Rotonda ed alla Parrocchiale di San Massimo. Di qui si scende a Reinero prima e Vernetti poi, quasi al punto di partenza.

Le borgate di Marmora sono ricche di testimonianze storiche di grande pregio, come la Cappella di San Sebastiano, col suo ciclo di affreschi del Baleison, e la Parrocchiale di San Massimo, con le sue meridiane. I più attenti noteranno le grandi pietre angolari delle case, recuperate dal crollo dell’antica chiesa parrocchiale.

Partenza: bivio Marmora – Canosio. Dislivello: 460 m. Quota massima: 1.650 m. Tempo di percorrenza: 3h30′

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IL VALLONE DI UNERZIO AD ACCEGLIO

Il Vallone di Unerzio

Itinerario. Di fronte alla chiesa di Chialvetta parte l’antico sentiero che segue il torrente fino ai prati che circondano Pratorotondo, dove è possibile visitare il restaurato Mulino per la macina della segale. Più in alto si risale la morena glaciale fino al poggio di Viviere, borgata oggi completamente recuperata. Il caldo abbraccio dei larici accompagna l’escursionista fino a Prato Ciorliero, percorrendo la strada militare su cui si affacciano imponenti opere fortificate. Al rientro due brevi deviazioni ad anello consentono di godere splendidi panorami verso il Passo della Gardetta e l’Oronaye. Da visitare alla partenza il museo etnografico “La Misoun d’en bot”: informazioni alla Trattoria della Gardetta.

Partenza: Chialvetta. Dislivello: 460 m. Quota massima: 1.950 m. Tempo di percorrenza: 3h00′

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IL CASTLASS DI ROCCABRUNA

Il Castlass

Itinerario. Facile escursione adatta a tutti, con un unica salita dalla partenza fino al bivio per Boscuola. Ai piedi del Monte Rocceré la pista forestale diventa un bel sentiero che costeggiando il Combal del Duc raggiunge in piacevole discesa la Rocca del Castlass, palestra di arrampicata su cui vigilano i ruderi di una torre medioevale. Dall’incrocio di tre sterrate si prosegue poi in piano a destra verso Sant’Anna, passando ai piedi di Rocca Cubiera. Sul percorso tante curiosità: i Sentieri della Libertà, che ricordano i partigiani che su questi monti trovarono rifugio nel 1943-1944, le incisioni rupestri del Roccerè, l’antica miniera di pirite.

Partenza: S.Anna di Roccabruna. Dislivello: 225 m. Quota massima: 1.475 m. Tempo di percorrenza: 2h30′

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IL SENTIERO DEI CICLAMINI DI MACRA

Il Sentiero dei Ciclamini

Itinerario. Facile escursione ad anello fra le borgate di Macra, con una prima parte in piacevole salita lungo il torrente nel bosco di latifoglie; oltre Caricatori si cammina tra i pini silvestri, che lasciano spazio ai faggi nelle combe ombrose ed alle betulle. Queste ultime, piante pioniere, stanno ricolonizzando il versante dopo il terribile incendio degli anni ’90. A valle di Camoglieres si trovano alcuni alberi di tasso, abbastanza rari sul territorio. Di grande interesse è l’architettura delle borgate attraversate, in particolare Camoglieres e Caricatori, e la danza macabra affrescata sulla Cappella di San Pietro.

Partenza: Macra, Municipio. Dislivello: 270 m. Quota massima: 1.067 m. Tempo di percorrenza: 2h30′

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LA CONCA DI STROPPO

La conca di Stroppo

Itinerario. L’itinerario, che segue le antiche vie di comunicazione fra le borgate, parte da Paschero, da cui una stradina conduce in borgata Arneodi. Salendo nel bosco di giunge a San Martino. Si svolta a destra verso Cucchiales (deviazione consigliata alla Grotta del Diavolo) e, su sentiero, si raggiunge Morinesio ed il poggio su cui sorge il Santuario di Santa Maria, dal grandioso panorama. La veloce discesa conduce a San Peyre e quindi alla partenza. A Paschero è possibile visitare il piccolo Museo Escolo del Mountahno, mentre tutte le borgate attraversate mostrano notevoli esempi di architettura alpina, alcuni risalenti al periodo tardo medioevale, quello di massimo splendore dell’Alta Valle Maira.

Partenza: Stroppo, Borgata Paschero. Dislivello: 480m. Quota massima: 1.570 m. Tempo di percorrenza: 4h00′

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ROCCA CORNA DI CANOSIO

Rocca Corna

Itinerario. Gruppi di ciliegi accolgono l’escursionista al Colle San Giovanni, da cui si prosegue sulla sterrata fino al Colletto di Canosio. Il sentiero si immerge nei larici e, seguendo prima la cresta e poi con passaggi a mezza costa, da evitare con neve sul terreno, supera delle fasce rocciose giungendo poi sulla bifida cima. In alternativa è possibile raggiungere, sul versante ombroso rivolto verso Prazzo, le Grange Celletta, camminando in un eccezionale bosco di abete bianco, nel verde argentato degli alberi dalla pigne dal caratteristico nido di cicogna sommitale. A Canosio è da non perdere l’architettura della Borgata Ubac o, più a monte, oltre Preit, quella di Casa Corte.

Partenza: Canosio, Colle San Giovanni. Dislivello: 725 m. Quota massima: 2.374 m. Tempo di percorrenza: 3h30′

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LOU VIOL DAL GENISTE' A PRAZZO

Lou Viol dal Genisté

Itinerario. Lou Viol dal Genisté è un anello che attraversa ambienti molto diversi, dal bosco di larice a quello di pino silvestre, dalle praterie con ginepro e lavanda alle pareti rocciose colonizzate dalla ginestra cinerea, presente solo in Piemonte e Liguria. Da San Michele si raggiunge San Vittore, con la sua cappella su un poggio panoramico. Si prosegue in piano verso Passo Ruvera, affacciato sul Vallone d’Elva, quindi si risale la facile cresta fino al passo di quota 1.632. Con facile percorso su sterrata a mezzacosta si giunge a Borgata Allemandi, dove il sentiero del Percorso Occitano riporta al punto di partenza. Da non perdere  è la facciata dell’ex-municipio di San Michele di Prazzo, dipinta nell’ottocento con ritratti dei “padri della patria”, Vittorio Emanuele II e Cavour. Lungo il percorso non è difficile incontrare caprioli e cervi, o osservare i grandi rapaci, acquile e gipeti.

Partenza: San Michele di Prazzo. Dislivello: 280 m. Quota massima: 1.650 m. Tempo di percorrenza: 2h00′

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AI PIEDI DELLA PROVENZALE A CHIAPPERA

Ai piedi della Provenzale

Itinerario. Si può partire per questa escursione indifferentemente da Saretto, Chiappera o dal Rifugio Campo Base. Tra le due borgate si consiglia di passare nel lariceto sul versante meridionale del lago al mattino e sulla sterrata della Crocetta, molto panoramica, al pomeriggio, per godere il tiepido tramonto. A monte di Chiappera si prosegue per il Campo Base e di qui, in piano lungo il torrente, si passa fra i salici ai piedi del gruppo Castello-Provenzale, in direzione delle pareti da cui il primavera precipitano le Cascate di Stroppia. Da non perdere le architetture di Saretto e Chiappera, ed il solitario cimitero militare di Saretto, testimone di tempi difficili.

Partenza: Rifugio Campo Base. Dislivello: 160 m. Quota massima: 1.690 m. Tempo di percorrenza: 2h30′

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