Una straordinaria cavalcata in quota ripercorrendo antiche tracce, in cinque giorni tra i bivacchi e le vette dell’Alta Valle Maira.


Nel 1992 veniva inaugurato il Sentiero Roberto Cavallero su iniziativa del Gruppo Alpinistico Benese e di Nino Perino. Il percorso è riservato ad escursionisti esperti visti i molti passaggi impegnativi da affrontare. Sono quindi necessari un buon allenamento, capacità di orientamento e di muoversi su terreni diversi ed impervi.

L’attrezzatura alpinistica è consigliabile il primo giorno, per la salita al Passo di Terre Nere, mentre ad inizio stagione è possibile incontrare molti tratti innevati che richiedono l’uso di ramponi e picozza.

LE TAPPE

Da Campo Base (1.650 m) al Bivacco Barenghi (2.815 m)

Dislivello: 1.500 m

Quota massima: Passo di Terre Nere (3.035 m)

Dal Campo Base si risale fino al pianoro di Grange Collet, seguendo poi l’evidente sentiero per il Colle Maurin, dove si tiene la sinistra traversando alla base dell’Aguille de Chambeyron verso il Colle Ciaslaras, raggiunto dopo una ripida salita. Si scende quindi nel vallone dell’Infernetto fino a quota 2.830 m, dove sulla destra si imbocca il ripido canale del Passo di Terre Nere. Il tratto seguente è il più impegnativo – si consiglia imbrago e kit da ferrata – dovendo risalire per 40 metri sotto un tetto e quindi traversare una cengia molto esposta, aiutati da una catena. Dal passo, il sentiero taglia a mezza costa le pietraie sovrastanti il Lago dei Nove Colori fino al Colle Gippiera, da dove con breve discesa si giunge al bivacco Barenghi.

Dal Bivacco Barenghi (2.815 m) al Bivacco Bonelli (2.330 m)

Dislivello: 650 m

Quota massima: Monte Viraysse (2.838 m)

Dal bivacco Barenghi si divalla nel Vallonasso di Stroppia fino a quota 2.600 circa, dove si imbocca il vallone fra il Monte Baueria e il Buc de Nubiera. Il sentiero, dapprima ripido poi più ondulato, conduce alla Forcellina, da dove una veloce discesa su fini detriti – attenzione alle scariche dall’alto – conduce verso il Passetto, tra i resti di opere del Vallo Alpino. Con un traverso si arriva in breve al Colle Sautron; la salita al Monte Viraysse segue poi la cresta, senza difficoltà. Un po’ più complessa è l’aerea discesa fino al Colle Aguya, dal quale, per prati e pascoli si giunge al bivacco Bonelli, nei pressi del Lago d’Apzoi.

Dal Bivacco Bonelli (2.330 m) al Bivacco Valmaggia (2.335 m)

Dislivello: 570 m

Quota massima: Colle Feuillas, 2.749 m

Dal bivacco Bonelli si ritorna brevemente verso il Colle delle Munie per imboccare il ripido sentiero verso il Colle Villadel. Dal passo di prosegue a mezzacosta in un valloncello ai piedi del Monte Oronaye, con il lago omonimo più in basso; sempre contornando la montagna si arriva al Colle Feuillas: la ripida ed aerea discesa, che richiede molta attenzione, tocca una casermetta militare – punto di partenza della Ferrata degli Alpini – e prosegue poi più facile fino agli alti pascoli dove sorge il nuovo bivacco Valmaggia.

Dal Bivacco Valmaggia (2.335 m) a Chialvetta (1.500 m)

Dislivello: 700 m

Quota massima: Monte Scaletta, 2.840 m

Dal bivacco Valmaggia si risale verso il Colle Feuillas, ma prima del tratto più ripido si devia a sinistra su una traccia che conduce all’intaglio fra i monti Feuillas e Vanclava. Si passa accanto ad una caserma quindi, con numerose svolte ed un lungo mezzacosta, si raggiunge il Passo Scaletta. Proprio sul colle parte il sentiero per l’omonima cima, che, prima transitando in un tunnel militare – torcia consigliata – poi per un tratto in trincea, raggiunge la vetta. Il percorso prosegue poi molto suggestivo fra cengie e crinali aerei finché, divallando verso la Valle Stura, raggiunge il Passo Peroni. Di qui in breve si tocca il Bivacco Due Valli e Passo La Croce, e un breve canalino deposita sulla Colletta Vittorio. Proseguendo a sinistra si raggiungono la Caserma Escalon e quindi Prato Ciorliero, nella Valle dell’Unerzio. Possibilità di pernottamento a Viviere e Chialvetta.

Da Chialvetta (1.500 m) al Rifugio Campo Base (1.650 m)

Dislivello: 1.050 m

Quota massima: Il Colletto (2.680 m)

Si risale la Valle dell’Unerzio per imboccare il sentiero per il Colle di Enchiausa, che si segue fino a quota 2.120 circa. Nei pressi di un grande masso ci si inoltra nel ramo di destra che, per prati e pietraie, conduce al Colletto. Si divalla tra sfasciumi prima e dossi erbosi poi, fino ad incontrare il sentiero che congiunge le Sorgenti del Maira al Lago d’Apzoi poco a monte del Lago Visaisa. Svoltando a destra, si prosegue in discesa fino ad incrociare la militare Saretto – Grange Pausa; la si segue in salita verso sinistra finché, in vista ormai di Chiappera, si scende nella pietraia fino alla strada asfaltata, che in breve riporta al Campo Base.

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